Pepite architettoniche

 

L’acquedotto di Lagrand

Alla rotatoria di Lagrand (comune di Garde-Colombe), prendete la strada in direzione del villaggio di Saléon; sulla destra dopo il campeggio lasciate la strada principale e seguite il percorso pedonale sul quale è indicato l'acquedotto. Scoprirete allora questa straordinaria opera d'arte lunga 65 metri sul torrente Céans. Risale al XIX secolo ed era utilizzato come passaggio di un canale di irrigazione destinato ad irrigare la piana di Saléon. La confluenza di fiumi e la sua falda freatica donano a Lagrand un significativo patrimonio idraulico. Vi troverete anche una fontana detta della Calade con un lavatoio coperto nonché il ponte sul Buëch.

Il castello di Mison

Il castello di Mison, appartenuto ai Conti di Provenza, domina dal suo promontorio la valle del Buëch dal XIII secolo. Dispone di grandi mura con due porte opposte e le vestigia, conservate su 2 piani, lasciano indovinare l'organizzazione militare e residenziale di quell’epoca; l'interno è costituito da un terrapieno. Il sito è stato oggetto di restauri regolari dal 2005. Questa vecchia fortezza che si affaccia sul vecchio villaggio di Mison, offre, dai suoi 638 m sul livello del mare, ancora una vista meravigliosa! È possibile girare attorno al castello seguendo i percorsi segnati.

Le colombaie

Vedrete molte colombaie nelle Baronie... era un vecchio privilegio concesso dai principi di Orange agli abitanti della Baronia di Orpierre, per poter allevare i piccioni. Eressero quindi colombaie sui tetti delle case o nei campi aperti, lontano da grandi alberi che potevano ospitare i rapaci, al riparo dal vento e ad almeno 50 m dalla strada.
Queste curiose casette tra i 7 e gli 8 m di altezza hanno un tetto rialzato di 50 cm su 3 lati, per offrire un luogo di riposo fuori dalla portata dei rapaci. Le piastrelle smaltate attorno agli ingressi impediscono l'accesso a predatori come faine, ratti o donnole.

 

Scopro nelle foto

 

Arzeliers e il suo castello

La culla del comune di Laragne, la frazione di Arzeliers, è stata abitata dal XII secolo; faceva parte dei possedimenti della famiglia Mevouillon. La piccola chiesa di San Marcellino, restaurata nel 2000, vi dà il benvenuto nell'attuale villaggio, che offre un magnifico panorama sui villaggi arroccati della zona. Nel 1230, Arzeliers aveva un migliaio di abitanti, sparsi in fattorie, o raggruppati attorno al castello fortificato distrutto alla fine del sedicesimo, durante le guerre di religione. Questo importante sito della regione di Laragne è sede, dal XII al XIV secolo, della signoria originale di Laragne. Vi si trovano quindi le vestigia del castello e della torre, quelle della cappella castrale e di diverse case ricostruite nei secoli XVII, XVIII e XIX sul sito del borgo medievale. Da lassù, si può ammirare uno dei panorami più belli della regione, dalla valle del Céans a ovest fino a quella della Durance a est, passando per la chiusa di Sisteron e il bacino di Laragne a sud fino alle pendici del monte Saint-Genis a nord. L'interesse del sito è stato riconosciuto dal Parco Naturale Regionale delle Baronnies provençales che, nella sua Carta, ha definito il castello e il vecchio villaggio di Arzeliers come “patrimonio arroccato notevole".
 

ZOOM SU...
Lavatoio di Font du Jacquet

Situato a St Geniez, questo lavatoio tipico provenzale é alimentato da una delle fonti che confluiscono nella Durance. Il grande bacino è fiancheggiato da 3 muri che fino al 1960 sostenavano una copertura mono falda.  É stato appena restaurato ! 

 

Il castello di Sigoyer

Il sito offre un'eccezionale vista panoramica sulla Valle della Durance che ha visto passare i grandi eventi della storia: dal grande flusso di Crociati della Linguadoca e della Provenza al ritorno di Napoleone dall'Isola d'Elba... Di fronte alla chiesa, una tavola di orientamento descrive questo straordinario punto di osservazione. Un terminale interattivo, di accesso permanente e gratuito sulla piazza del paese, ripercorre, grazie a una ricostituzione virtuale, la storia del castello che domina il villaggio, dalla costruzione della sua torre, fino alla sua distruzione sotto la rivoluzione.

La macina e la fontana in cinque pezzi di Gigors

Gigors era una volta il centro religioso del priorato dei 4 castelli, dipendenza del monastero di San Vittore di Marsiglia. Il villaggio possiede due vestigia originali:
- una fontana costituita da 5 pezzi risalente al 1829 che gli abitanti avrebbero comprato dal loro signore pagandola l’equivalente del suo peso in grano
- una macina, unica nel dipartimento, il cui principio di funzionamento per i cereali era già noto in epoca romana.

Lo sapevate?

Un po’ ovunque sul nostro territorio, è stato estratto gesso per fabbricare l’intonaco. Durante le vostre escursioni, se prestate attenzione, potrete vedere i resti di antichi forni a gesso semicircolari nascosti nella vegetazione. A Le Caire vi sono i resti di una vecchia fabbrica e a Clamensane sono ancora in funzione una zona di macinazione, un forno e una piccola stanza di insaccamento. Il gesso è stato usato e / o venduto in particolare per legare muri in pietra, come intonaco per le facciate e le pareti, come intonaco di finitura ecc... Gli abitanti di Le Caire erano soprannominati i “gypassiés” (gessaioli).